Книги Українською Мовою » 💛 Публіцистика » Спомини 📚 - Українською

Читати книгу - "Спомини"

1 016
0
29.04.22
В нашій бібліотеці можна безкоштовно в повній версії читати книгу онлайн українською мовою "Спомини" автора Йосип Сліпий. Жанр книги: 💛 Публіцистика / 💛 Езотерика. Наш веб сайт ReadUkrainianBooks.com дає можливість читати повні версії улюблених книг на Вашому гаджеті (IPhone, Android) або комп’ютері абсолютно безкоштовно, без реєстрації та СМС. Також маєте можливість завантажити книги на свій гаджет у форматі PDF, EPUB, FB2. Файли електронних книг - це цифрові файли, які призначені для перегляду на спеціальних пристроях, що відомі як читальні пристрої для електронних книг.

Шрифт:

-
+

Інтервал:

-
+

Добавити в закладку:

Добавити
1 ... 175 176 177 ... 334
Перейти на сторінку:
mi sono completamente dedicato agli affari della Metropolia. // Dopo la morte del Metropolita Andrea continuavo io a guidare ed a presiedere al Sinodo ehe si svolgeva a Leopoli. Le sedute erano fissate per ogni giovedi, alle quali prendevano parte molti sacerdoti, provenienti da tutte le nostre diocesi, specie dalla arcidiocesi di Leopoli, perchè loro erano і ріù vicini alla sede del Sinodo. Debbo sottolineare che і sacerdoti venivano molto volentieri per ascoltare le deliberazioni e decisioni riguardanti la cura animarum. // Nell'autunno del 1944, cioè poco dopo che ho preso і redini della Metropolia, il governo sovietico mi ha suggerito di mandare una delegazione a Mosca per chiedere la legalizzazione della nostra Chiesa, dicendo che cosi fanno і membri di altre confessioni religiose. // Dopo avermi consultato con le persone esperte e di fiducia, mi sono deciso di nominare tale delegazione con a capo Padre Clemente Szeptyckyj, archimandrita degli Studiti, e alcuni altri sacerdoti come membri. Tra loro era anche il disgraziato Padre Gabriele Kostelnyk, designato membro della progettata delegazione ancora dal compianto Metropolita Andrea. Del resto io ho dovuto destinarlo membro della delegazione perchè tale era il desiderio del governo sovietico.

A Mosca la nostra delegazione ha trovato l’accoglienza molto buona. Stalin ha riconosciuto la nostra Chiesa con la mia persona come primate di essa. In seguito la delegazione e stata invitata dallo Stato Maggiore dell’Esercito sovietico ad un ricevimento offerto in suo onore. Durante questo incontro і componenti dello Stato Maggiore, essendo consapevoli quale grande infiusso ha la Chiesa cattolica sul popolo ucraino, domandavano ed esigevano dalla delegazione di procurare, dopo il ritorno a Leopoli, il mio intervento presso il supremo comandante dell’UPA (Ukrajinska Powstanska Armija — Armata Partigiana Ucraina) generale Szuchewycz, per persuaderlo di seccare la guerra contro l'Armata Rossa.

In quel tempo, nei monti Carpazi, circa un milione di patrioti ucraini combattevano nelle file dell’UPA contro le truppe regolari sovietiche, infliggendoli gravi perdite. Il comando sovietico, per nascondere queste perdite, ha ordinato di bruciare perfino і cadaveri dei propri soldati caduti in combattimento.

Lo Stato Maggiore sovietico ha detto apertamente il motivo per la loro strana richiesta e cioè, che per і sovietici sarebbe vergognoso occupare adesso l’Ucraina Occidentale (dove operavano le truppe dell’UPA) con la guerra, mentre loro volevano pro foro externo che la popolazione di questi territori ucraini esprimesse espressamente, per mezzo della proclamazione, il desiderio di appartenere all’URSS.

La delegazione ha subito replicato che questo problema è molto difficile e pericoloso, perchè eventuale mio intervento presso il comando dell’UPA potreb-be far sospettare K.G.B. (Komitet Gosudarstviennoj Besopasnosti — Comitato della Sicurezza dello Stato), il quale allora si chiamava M.G.B. (Ministerstvo Gosudarstviennoj Besopasnosti — Ministero della Sicurezza dello Stato), che la Chiesa cattolica ucraina ha qualche contatto con l’UPA. Rispondendo a questa obiezione, il capo dello Stato Maggiore ha assicurato la delegazione che l’affare in parola è della competenza di Stato Maggiore, quindi possono stare tranquilli e non temer nulla da parte del M.G.B.

La delegazione, tornata da Mosca a Leopoli, mi ha riferito con esattezza le conversazioni avute con dirigenti sovietici. Intanto il Comando militare sovietico ha intavolato le trattative con і rappresentanti del comandante supremo dell’UPA, generale Szuchewycz. Mentre queste trattative duravano già per qualche mese, un colonnello sovietico mi ha confidenzialmente awertito, tramite un nostro sacerdote, se entro due settimane non riuscirö a far cessare i combattimenti dell’UPA contro l'Armata Sovietica, la nostra Chiesa sarà liquidata. Allora io ho cercato fare quello che ho potuto per allontanare і gravi pericoli che minacciavano la rovina della nostra Chiesa, ho scritto ai nostri nazionalisti (gruppi dirigenti dell’UPA), accennando che è imprudente continuare la guerra contro l'Armata Rossa, la quale e più forte perchè molto più numerosae perchè ha sconfitto Hitler, quindi con tempo riuscirà prevalere anche sulle forze dell’UPA. Questo mio intervento non ha combiato l’atteggiamento dell’UPA che ha continuato a lottare.

Nel frattempo continuavano regolamente le settimanali sedute del Sinodo arcidiocesano. Padre De Vocht (Provinciale dei PP. Redentoristi), che spesse volte prendeva parte a queste sedute sinodali, mi diceva, che per ora, le cose vanno molto bene. Quasi a confermare questa sua opinione, è venuto da me il Ministro ucraino della Istruzione e del Culto da Kiovia ed ha promesso di restituire tutto ciò che era proprietà della nostra Chiesa, cioè: chiese, monasteri, tipografie, Seminari, Academia Theologica. Perfino si è impegnato di sottoporre alla mia giurisdizione і fedeli di rito bizantino slavo residenti nella Polonia (nonostante lesistenza dei confini tra due Stati). In tal modo governo sovietico voleva, per mezzo mio, aver influsso sui fedeli ucraini e russi in Polonia. Congedandosi da me, il suddetto Ministro mi ha chiesto di dimenticare le amarezze e le persecu-zioni subite nel 1939–1941 e di aver piena fiducia nel governo sovietico.

Nonostante queste assicurazioni e promesse del governo sovietico, io avevo presentimenti dellawicinarsi dei tempi molto difficili per la nostra Chiesa e quindi, nei primi giorni d’aprile 1945, io invitato da me il Vescovo Mons. Niceta Budka, il Vescovo Mons. Nicola Czarneckyj, Padre Clemente Szeptyckyj, nominate da me archimandrita degli Studiti, e Padre Giuseppe De Vocht, Provinciale dei PP. Redentoristi. Dopo averli lungamente spiegato le mie preoccupazioni per le sorti della nostra Chiesa li ho segretamente nominati sub secreto sigilli Amministratori, nel caso che sarò impedito, per qualsiasi ragione di eseguire il mio ufficio del Metropolita.

Infatti M.G.B. (Ministero della Sicurezza della Stato) già da tempo aveva preparato il piano del mio arresto e della liquidazione della nostra Chiesa, la quale era l’ostacolo allazione ateistica del Partito comunista sovietico. Circolavano le notizie ehe questo piano è stato suggerito dal redattore comunista Sig. Jaroslav Galan e

1 ... 175 176 177 ... 334
Перейти на сторінку:

 Увага!

Сайт зберігає кукі вашого браузера. Ви зможете в будь-який момент зробити закладку та продовжити читання книги «Спомини», після закриття браузера.

Коментарі та відгуки (0) до книги "Спомини"